dalla Rete Colombia Vive!, del 14 aprile 2014, http://www.reteitaliana-colombiavive.org/
COMUNICATO 14 aprile 2014
CONTINUANO GLI SCONTRI ARMATI INDISCRIMINATI CONTRO LA POPOLAZIONE CIVILE
La Rete Colombia Vive! nasce ufficialmente nel 2006 dopo numerosi anni di accompagnamento politico alle comunità di pace e in resistenza civile colombiane. Grazie alla collaborazione tra enti locali, associazioni ed esponenti della società civile, Colombia Vive! è riuscita a mantenere alta l’attenzione sulle comunità. A partire dalle denunce raccolte dal suo Osservatorio permanente, la Rete ha costruito un dialogo con le istituzioni colombiane e internazionali avente l’obiettivo di definire misure concrete di tutela dei diritti umani delle comunità che si accompagnano. Le azioni intraprese dalla Rete sono diventate uno strumento di rappresentanza e di protezione, nonché di solidarietà e promozione del messaggio di pace di cui le comunità sono protagoniste.
La Rete ha inoltrato una relazione per portare a conoscenza delle Istituzioni internazionali e delle Istituzioni colombiane le minacce, gli attacchi indiscriminati, gli omicidi operati da gruppi armati legali ed illegali contro le comunità di pace colombiane e la popolazione civile in questi ultimi due mesi (marzo-aprile 2014).
La relazione denuncia l’uso arbitrario delle forze armate e delle forze paramilitari di entrare nei villaggi e nelle case delle famiglie della Comunità di SAN JOSÉ DE APARTADÓ al fine di intimidire; i paramilitari poi sono giunti con pesanti minacce a costringere una famiglia a vendere il suo piccolo terreno agricolo e quindi a riparare altrove con gravissimo disagio. La denuncia riferisce anche quanto accade nell’aera dove sono presenti le comunità di CURVARADÓ Y JIGUAMIANDÓ. Qui il conflitto tra l’esercito e le Farc non solo mette a repentaglio la vita delle persone delle comunità ma queste devono anche far fronte alle menzogne dell’esercito che le accusa di sostenere la guerriglia.
La denuncia infine prende in esame la gravità della situazione presente nella zona del NORTE DEL CAUCA (CAUCA) dove guerriglieri delle Farc hanno ucciso un insegnate indigeno e dove due donne sono rimaste vittime dello scontro fra i gruppi armati.
I fatti e i crimini denunciati sono descritti e contestualizzati nell’azione urgente che si allega alla presente (in spagnolo).
La relazione della Rete intende sollecitare gli organismi competenti perché svolgano, nel rispetto delle leggi e convenzioni internazionali, azione di protezione delle comunità e si adoperino perché non continuino queste pratiche di minacce, di intimidazione, di violazione dei diritti umani.
Vi invitiamo anche a leggere il rapporto in spagnolo inviato alla Corte Interamericana dei diritti umani del 10/4, su alcuni casi di violazioni da parte dei gruppi armati legali e illegali, sulle popolazioni civili: Grupos armados continúan asesinando la población civil
Fonte: la Rete Colombia Vive
Categorie:Americhe
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