di Re:Common, http://www.recommon.org/
“Era il 1988 quando la Drummond Company Inc. arrivò nel Cesar, mentre il primo carico di oro negro è datato 1995. Appena tre anni dopo, nel 1998, i paramilitari delle AUC3 crearono il temuto Bloque Norte per controllare i dipartimenti di Cesar, La Guajira, Magdalena e Atlantico che dalle zone minerarie del Paese arrivano fino ai porti di Santa Marta, Ciénaga, Barranquilla e Puerto Bolivar. A capo del Bloque Norte fu messo Rodrigo Tovar Pupo, alias “Jorge 40”.
Se, mossi dalla fiducia nei grandi media e negli studi ufficiali, aveste mai pensato che il colonialismo è stato cancellato dalla faccia della terra, questo lavoro, ben documentato e ricco di testimonianze, vi persuaderà del contrario.
Dall’occupazione del territorio allo sfollamento della popolazione, fino al ruolo delle banche offshore e del sistema finanziario, elementi inseparabili e complementari dell’accumulazione per spoliazione/esproprio. L’appropriazione dell’acqua e della terra, la distruzione dell’agricoltura familiare e della sovranità alimentare, l’aggressione alla salute di milioni di individui, lo sterminio delle api, l’eliminazione della popolazione rurale e la sterilizzazione della terra su cui vivono le famiglie indios, nere e meticce.
Nei territori occupati, lo sfollamento assume le dimensioni di una guerra in cui partecipano militari, paramilitari, guerriglieri e gli attori armati più diversi che si possano immaginare. Le vittime sono sempre i più deboli: le donne indigenti e i loro figli, gli anziani e le anziane, i contadini, gli indios, i neri, i meticci.”
Vi invitiamo alla lettura di questa pubblicazione sulle miniere di carbone in Colombia e i mutamenti che questo impero del mercato ha provocato, a livello sociale, ambientale, economico:
Profondo-Nero-Colombia_OK
Fonte: http://www.recommon.org/profondo-nero-la-via-del-carbone/
Categorie:Americhe
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